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dai GIORNALI di OGGICONFINDUSTRIA: PER DL ANTICRISI 4 Mld NON BASTANO 2009-01-15 |
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CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2009-01-15 E sull'azione dei governi: troppo lenti nell'invertire la marcia della recessione Confindustria: 4 miliardi non bastano Gli industriali giudicano insufficienti gli stanziamenti previsti dal governo nel decreto anti-crisi ROMA - Quattro miliardi non bastano. Lo stanziamento previsto dal governo nel decreto anti-crisi per il 2009 rischia di essere in sufficiente. Quindi, per fare fronte alla crisi, in Italia "occorre riallocare in fretta un ammontare di risorse ben maggiore". Lo afferma Confindustria nella congiuntura flash del Centro studi sottolineando che è necessario adottare riforme strutturali "che portino risparmi nei prossimi anni e accrescano la credibilità del Paese". L'AZIONE DEI GOVERNI - Confindustria non esprime un giudizio negativo sul solo esecutivo italiano ma giudica "inadeguate" le azioni dei governi a livello internazionale "perchè lente, contenute, incerte, con tensioni e divisioni interne e tra i Paesi". In particolare è giudicato "controproducente" il tempismo delle decisioni tedesche. "I pacchetti di stimolo all'economia effettivamente adottati dai governi - afferma il Centro studi - sono ancora troppo modesti nell'ammontare e lenti nel varo per invertire la marcia della crisi. Molte misure erano già previste, altre sono annunciate". In dettaglio, per gli interventi in fase di elaborazione in Germania (50 miliardi di euro) e Usa (775 miliardi di dollari) "occorre fare presto perchè stiamo entrando nel culmine della crisi". Nell'Unione europea inoltre "l'efficacia degli stimoli fiscali è ridotta dall'insufficiente livello di coordinamento"
15 gennaio 2009
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito http://www.repubblica.it/2009-01-15 Il provvedimento ottiene l'approvazione della Camera e passa al Senato Ma l'astensione della Lega permette l'approvazione di un odg del Pd sul patto di stabilità Anticrisi, governo sotto sui comuni Confindustria: "Pochi quattro mld" Anticrisi, governo sotto sui comuni Confindustria: "Pochi quattro mld" Il premier Berlusconi e il leader della Lega Bossi ROMA - Governo battuto in aula alla Camera su un ordine del giorno al decreto legge anticrisi, che oggi ha ottenuto l'approvazione definitiva di Montecitorio, passando così al Senato. L'odg riguarda il rispetto del patto di stabilità per gli enti locali. Si tratta di un ordine del giorno del Pd che "impegna il governo a valutare la possibilità di escludere dai saldi utili del patto di stabilità interno degli enti locali i pagamenti a residui concernenti spese per investimenti effettuati nei limiti delle disponibilità di cassa a fronte di impegni regolarmente assunti ai sensi dell'articolo 183 del testo unico degli enti locali". 283 sì, 237 no. L'odg era a firma, tra gli altri, della deputata del Pd Paola De Micheli e del deputato Pier Paolo Baretta. L'approvazione dell'ordine del giorno è stata possibile grazie all'astensione della Lega. I sì all'approvazione al decreto anticrisi sono stati 283, i no 237, 2 gli astenuti. L'Mpa, per esprimere il proprio dissenso, non ha partecipato al voto. Il provvedimento, da convertire in legge entro il 28 gennaio, passa ora all'esame del Senato. Gli obiettivi dell'odg. "Tale misura - ha spiegato Stefano Graziano del Pd, tra i firmatari dell'ordine del giorno - serve a favorire la realizzazione di infrastrutture, mediante un'immediata spendibilità di risorse, già in possesso degli enti locali, sbloccando una parte dei residui passivi di spesa in conto capitale per terminare opere già cantiere, vedi scuola, strade ecc. Questo intervento ha un carattere anticongiunturale perchè rilancia gli investimenti e valorizza la qualità della spesa. In questo modo abbiamo costretto il governo ad impegnarsi affinchè siano pagati i crediti delle imprese. Ora l'esecutivo non perda tempo e metta subito in pratica questo provvedimento". La protesta dei sindaci della Lega. Ieri il governo aveva incassato la fiducia della Camera sul dl anticrisi, ma era emerso l'intento dei sindaci e degli amministratori del Carroccio di sforare il patto si stabilità in segno di protesta dopo che una deroga speciale è stata concessa nei giorni scorsi al Campidoglio. "Questo - hanno sottolineato alcuni esponenti leghisti - è un'evidente autorizzazione morale per tutti i sindaci che hanno ben gestito i loro bilanci, erogando servizi di ottima qualità ai loro cittadini, a tenere lo stesso comportamento". Veltroni, maggioranza in difficoltà. L'approvazione dell'odg presentato dal Pd, e non solo, ha sottolineato il segretario del partito Walter Veltroni, fa emergere tutte le difficoltà nelle quali si dibatte la maggioranza: "Quando è iniziata la crisi economica e finanziaria, - ha detto nel suo intervento in Aula - come hanno fatto altri miei colleghi europei dell'opposizione di tutti gli schieramenti, ho proposto al governo la collaborazione del Pd. Berlusconi ha risposto con tre parole, 'Me ne frego'... che ripensando alla storia di questo paese fanno venire i brividi. E' questa la profonda differenza che esiste tra noi e voi". Confindustria: 4 miliardi insufficienti. Le misure messe a punto dai governi europei per far fronte alla crisi economica in atto sono inadeguate. E' questo il giudizio di Confindustria che sottolinea la necessità di misure che stabilizzino i mercati, alimentino il credito, sostengano la domanda, migliorino le condizioni strutturali. Per gli industriali, quindi, sono "inadeguate le azioni dei governi perché lente, contenute, incerte, con tensioni e divisioni interne e tra i Paesi". In particolare gli industriali definiscono "controproducente il tempismo delle decisioni tedesche". (15 gennaio 2009)
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